Ogni mia consulenza inizia con una domanda: “Perché vuoi scrivere un libro?”. Le risposte che ricevo sono solitamente tre:
- “Per aumentare le vendite del mio prodotto/servizio”;
- “Per migliorare il mio personal branding/la mia autorevolezza”;
- “Per migliorare l’autorevolezza del mio brand anziendale”.
Risposte giuste, sensate. Eppure limitanti.
Esistono anche altre ottime ragioni per cui scrivere un libro. Penso, ad esempio, al desiderio di aiutare o motivare gli altri attraverso la condivisione di informazioni, di storie.
I benefici intangibili di un libro
Si parte da una considerazione puramente ‘aziendale’, si valutano gli aspetti commerciali e quelli legati al branding, si fanno stime e proiezioni cercando una giustificazione all’investimento… e poi si lascia tutto da parte.
I libri aiutano le persone (che li leggono e che li scrivono) a migliorare la propria vita. E lo fanno in modi che vanno oltre al puro marketing.
Questo articolo serve proprio a mettere in luce i benefici intangibili che la scrittura di un libro può garantire al suo autore. Benefici che spesso vengono ignorati o ritenuti secondari ma che, a mio avviso, potrebbero tranquillamente rappresentare il punto di partenza di questa grande avventura.
Un’occasione di crescita
Impegnarsi a fondo nella scrittura di un libro, o nella sua progettazione, aiuta gli autori a migliorarsi e a trovare nuovi spunti per una crescita personale.
Durante la selezione dei contenuti, gli autori rivivono il loro percorso (di vita e di business) e lo analizzano con occhio critico. Questo è fondamentale per riuscire a trasmettere emozioni attraverso le pagine di un libro.
Si tratta di un’operazione delicata, emotivamente e intellettualmente faticosa. Ecco perché io, in qualità di scrittrice su commissione, faccio il possibile per mettere i miei clienti a loro agio e li accompagno nel loro viaggio cercando di stimolarli a raggiungere profondità sempre maggiori.
Chi non impara nulla su se stesso durante la stesura del suo libro non si è impegnato abbastanza e non trarrà alcun beneficio dalla sua pubblicazione.
Un cambio di prospettiva
Quando si pubblica un libro si passa dall’essere professionisti o imprenditori, all’essere autori. Cosa cambia? Tutto! L’autore non propone un servizio, non si offre per una consulenza, non vende un prodotto. L’autore scende in piazza e parla al suo pubblico, lo guida, lo istruisce. Condivide con lui un pezzo di sé e buona parte della sua conoscenza. Diventa un leader.
Quando i libri che scriviamo riescono davvero a fare la differenza nella vita dei nostri lettori, allora abbiamo raggiunto il nostro scopo. Quando i libri che scriviamo riescono a mantenere la promessa fatta, trasformandosi in strumenti concreti per agevolare l’ottenimento di un qualche tipo di miglioramento, allora abbiamo raggiunto il nostro scopo.
Ricorda: cambiare la vita degli altri cambierà anche la tua, migliorare la vita degli altri migliorerà anche la tua.
Una nuova sicurezza
Scrivere un libro di business non è cosa semplice. Se riuscirai nell’impresa, superando le difficoltà e i naturali sconforti, potrai essere davvero fiero di te stesso.
Per molti professionisti e imprenditori, sedersi davanti a un foglio bianco e scrivere un libro che racconti la loro storia professionale è davvero una grande sfida. Per alcuni, una sfida insormontabile.
Sono in molti a desiderare la pubblicazione di un libro che porti la loro firma, ma solo pochi riescono effettivamente a realizzare questo sogno (e a farlo in modo dignitoso).
Riesci ad immaginare la gioia, l’orgoglio e la soddisfazione che potresti provare nel ritrovarti tra le mani un prodotto editoriale di altissima qualità, che porta il tuo nome stampato sulla copertina?
Io ci sono passata diverse volte e, credimi, è un’emozione unica.
Un’occasione per migliorarsi
Lo dico sempre: un imprenditore, un professionista, non è uno scrittore. Non necessariamente. Il fatto di eccellere in un determinato settore, di essere in grado di comunicare in modo esemplare la vision e la mission del tuo brand non fa di te uno scrittore.
E diventare uno scrittore non dovrebbe neppure diventare il tuo obiettivo! Nonostante questo, però, se deciderai di pubblicare un’opera a tuo nome ti ritroverai catapultato in un mondo davvero complesso e affascinante: quello della scrittura e dell’editoria.
Imparerai molto e questo accrescerà il tuo bagaglio culturale ed esperienziale.
Una seduta terapeutica
“Maddalena, mi sembra di essere dallo psicologo!”
Sai quante volte mi sono sentita dire questa frase? Perché il primo mio compito è quello di ascoltare, ascoltare, ascoltare… e poi fare domande mirate.
Perché non vogliamo scrivere libri piatti, incapaci di creare una connessione emotiva con i nostri lettori, vero?
E allora dobbiamo scavare, esplorare, ricordare. Dobbiamo esporci, mettere in dubbio le nostre certezze. Solo così possiamo sperare di dare vita a un testo davvero coinvolgente. Un testo che merita di essere letto, che merita di essere ricordato.
